1. Quali sono i vantaggi del LED?
2. Quale colore scegliere?
3. Come funziona il led?
4. Quali sono i parametri caratteristici del LED?

1. Quali sono i vantaggi del LED?

RISPARMIO
Confrontato con fonti di illuminazione tradizionali il risparmio ottenuto utilizzando l’illuminazione a LED è di circa il 93% rispetto alle lampade ad Incandescenza - 90% rispetto alle lampade Alogene. Il vantaggio è immenso specialmente dove l’illuminazione è senza soluzione di continuità (es. gallerie, ospedali, sottopassi, ecc…), con notevole riduzione dei costi di esercizio e gestione. Maggiore risparmio energetico significa una minore emissione di CO² nell’ambiente.

LUNGA DURATA
I LED mantengono il 70% dell’emissione luminosa iniziale ancora dopo 50.000 ore. Con ciò non è detto che bisogna necessariamente sostituirli dopo tale periodo, se tale riduzione non crea eccessivi fastidi si possono tranquillamente utilizzare fino alla completa perdita di luminosità, stimata in 100.000 ore. La vita media di una lampadina a filamento è di circa 1000/1500 ore - di una lampada a scarica è di 4.000 ore circa – di una lampada fluorescente è di 6.000 ore. E’ inutile dire che la differenza è abissale, considerando 8 ore di funzionamento medio giornaliero per tutto l’anno, quanto ci durerà una lampada a led? (circa 10 anni)

LUCE DI QUALITA’
La luce monocromatica emessa dal LED ha una emissione luminosa di alta qualità, molto simile a quella solare. Questo permette di rendere i colori in modo naturale e fedeli alla realtà. Inoltre Zero sono le emissioni di raggi U.V. che in via generale sono dannosi per l’uomo per lunghe esposizioni nel tempo. Zero sono anche le emissioni di raggi I.R., dannosi per gli occhi per esposizioni dirette. Tali emissioni sono molto dannose anche per il commercio del tessile e del pellame, materiali questi molto sensibili ai raggi U.V. Perdita di brillantezza dei colori e sclerotizzazione dei materiali, in particolare quelli naturali e quindi più pregiati, sono spesso l’inevitabile conseguenza di una lunga esposizione alla luce artificiale: un motivo in più per utilizzare i Led nell’illuminazione dei locali commerciali.

BASSI COSTI DI MANUTENZIONE
I costi di manutenzione degli apparati di illuminazione a LED sono stimati nell’ordine di un centesimo rispetto agli impianti al sodio attualmente in uso, quindi praticamente NULLI. L’assenza di filamento e di parti in vetro, rendono il LED resistente agli urti e alle vibrazioni.

2. Quale colore scegliere?

Uno dei tanti vantaggi della nuova tecnologia LED è la possibilità di poter scegliere il colore della luce emessa tra diverse colorazioni e tonalità di bianco. Tutti i prodotti in catalogo offrono infatti la scelta tra due o tre (a seconda del modello) tonalità di bianco. Normalmente si definisce la tonalità della luce come temperatura di colore che viene espressa in Gradi Kelvin (simbolo utilizzato: K). Bassi valori della temperatura di colore corrispondono a tonalità calde. Aumentando i valori della temperatura di colore si arriva alle tonalità fredde.

BIANCO CALDO
La temperatura colore tra i 2500K e i 3500K indica il Bianco Caldo. È una luce calda e morbida, simile alla luce emessa dalle lampadine alogene, particolarmente indicata per l’uso in abitazioni o luoghi pubblici dove si voglia creare un’atmosfera calma e rilassante.

BIANCO NATURALE o NEUTRO
Si intende per bianco naturale la luce con una temperatura colore tra i 4000K e i 5000K. È una luce simile a quella emessa dai classici tubi a neon incandescenti, particolarmente indicata per l’uso in ambienti di lavoro, in cui sia favorita la lettura senza affaticare la vista.

BIANCO FREDDO
La temperatura di colore tra i 6000K e i 7000K indica una colorazione di bianco freddo. È una luce molto bianca e fredda che rende questa tonalità particolarmente indicata per le applicazione dove sia necessario esaltare il colore e la brillantezza degli oggetti, come ad esempio nelle gioiellerie, negozi pubblici o ambienti di lavoro dove sia necessaria una elevata visibilità dei dettagli.

INDICE DI RESA CROMATICA (CRI - Colour Rendering Index)
L’indice di resa cromatica esprime in valori da 1 a 100 la capacità di una sorgente luminosa di non alterare la percezione dei colori naturali di un oggetto. Maggiore è il CRI riferito ad un oggetto, più i colori dell’oggetto illuminato verranno restituiti fedelmente ai nostri occhi.

LUX & LUMEN
Lux e lumen sono due diverse misure del flusso luminoso, ma mentre il lumen è una misura della "quantità di luce" su una porzione di sfera (incentrata sulla sorgente), il lux è una misura relativa all’area piana tangente la porzione sferica. 1 lumen su un’area di 1 mq corrisponde ad 1 lux, mentre lo stesso lumen concentrato in 1 cmq corrisponde a 10000 lux.

3. Come funziona il led?

Il termine "LED" è un acronimo che sta per "Light Emitting Diode", ovvero "diodo che emette luce". I led sono costituiti da una giunzione P-N realizzata con arseniuro di gallio o con fosfuro di gallio, entrambi materiali in grado di emettere radiazioni luminose quando sono attraversati da una corrente elettrica; il valore di tale corrente è compreso fra 10 e 30 mA. Il funzionamento del led si basa sul fenomeno detto "elettroluminescenza", dovuto alla emissione di fotoni (nella banda del visibile o dell’infrarosso) prodotti dalla ricombinazione degli elettroni e delle lacune allorché la giunzione è polarizzata in senso diretto. I led hanno un terminale positivo ed uno negativo, e per funzionare devono essere inseriti in circuito rispettando tale polarità; in genere il terminale positivo è quello più lungo, ma lo si può individuare con certezza osservando l’interno del led in controluce: l’elettrodo positivo è sottile, a forma di lancia, mentre il negativo ha l’aspetto di una bandierina. Diversamente dalle comuni lampadine, il cui filamento funziona a temperature elevatissime ed è caratterizzato da notevole inerzia termica, i led emettono luce fredda, e possono lampeggiare a frequenze molto alte, superiori al Mhz; la luce emessa è direttamente proporzionale alla corrente che li attraversa e il calore generato con l’emissione è pressoché nullo, rendendo molto elevato il rendimento. Quale tensione possa reggere prima di bruciarsi dipende dalle caratteristiche del led e dalla temperatura ambiente: più è caldo e più difficoltà ci sarà a dissipare il minimo calore che producono.

4. Quali sono i parametri caratteristici del LED?

I parametri che caratterizzano il LED sono:

- l’efficienza: è la relazione tra intensità luminosa emessa misurata in millicandele:mcd, e la corrente elettrica in mA; si rappresenta con Iv, i valori possono essere fra 0,5/2 mcd a 20 mA, ed arrivano, ad alta efficienza, fino a 20 mcd a 10 mA;

- il colore: dipende dalla frequenza della radiazione emessa, i colori standard sono il rosso, giallo e il verde;

- la direttività: è l’angolo massimo di osservazione della luce che il LED consente rispetto all’asse dello stesso; dipende dalla sua forma e dalla presenza o meno di una lente amplificatrice al suo interno. Generalmente questo angolo è piccolo, comunque ogni LED ha una curva di direttività, dove si trova la luminosità in funzione dell’angolo di osservazione;

- la corrente inversa, Ir, è il valore massimo di mA che sopporta il LED se inversamente polarizzato; valore tipico 10μA, oltre il quale si crea l’effetto valanga, e la giunzione si rompe;

- corrente diretta, If, è il valore di corrente necessaria al LED per ottenere l’intensità luminosa voluta, in mA;

- tensione diretta, Vf, nella maggior parte dei LED è compresa tra 1,5 e 2,5V ed è la tensione presente fra i due terminali quando il LED è percorso dalla sua corrente di eccitazione;

- tensione inversa: è la tensione che si può applicare ed assume valori max dell’ordine di 3-5V;

- dispersione di potenza: è la parte di potenza che il LED assorbe non trasformandola in radiazione luminosa e disperde sottoforma di calore.
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